Ogni parola conta: il valore del linguaggio in un ambiente di lavoro inclusivo
Comunicare è un gesto quotidiano che compiamo in ogni momento: con una mail, durante una riunione o in una semplice conversazione tra colleghi.
Le parole che scegliamo non servono solo a trasmettere informazioni, ma influenzano il modo in cui lavoriamo insieme, costruiscono relazioni, creano fiducia e raccontano chi siamo.
In Markas siamo convinti che un ambiente di lavoro sano e collaborativo si basi anche – e soprattutto – su un linguaggio che accoglie, rispetta e unisce.
Per questo promuoviamo una comunicazione non solo efficace, ma anche inclusiva, corretta e rispettosa: un linguaggio che rispecchi davvero i valori di un’azienda che mette le persone al centro.
Le parole che scegliamo non servono solo a trasmettere informazioni, ma influenzano il modo in cui lavoriamo insieme, costruiscono relazioni, creano fiducia e raccontano chi siamo.
In Markas siamo convinti che un ambiente di lavoro sano e collaborativo si basi anche – e soprattutto – su un linguaggio che accoglie, rispetta e unisce.
Per questo promuoviamo una comunicazione non solo efficace, ma anche inclusiva, corretta e rispettosa: un linguaggio che rispecchi davvero i valori di un’azienda che mette le persone al centro.

Il linguaggio è cultura
Ogni parola contribuisce a rafforzare la cultura aziendale. Il modo in cui comunichiamo racconta i nostri valori, le nostre scelte e la nostra visione. Usare un linguaggio attento e consapevole significa costruire un ambiente basato sul rispetto, sull’ascolto e sulla valorizzazione delle differenze.
Cos’è un linguaggio corretto e inclusivo?
Un linguaggio corretto e inclusivo è quello che fa sentire tutte le persone accolte e libere di esprimersi.
Significa:
Scegliere con cura le parole è un gesto di attenzione verso chi ci circonda. È così che ogni collega può sentirsi visto, riconosciuto e valorizzato.
Ogni parola contribuisce a rafforzare la cultura aziendale. Il modo in cui comunichiamo racconta i nostri valori, le nostre scelte e la nostra visione. Usare un linguaggio attento e consapevole significa costruire un ambiente basato sul rispetto, sull’ascolto e sulla valorizzazione delle differenze.
Cos’è un linguaggio corretto e inclusivo?
Un linguaggio corretto e inclusivo è quello che fa sentire tutte le persone accolte e libere di esprimersi.
Significa:
- Rispettare la diversità, evitando stereotipi, etichette e termini discriminatori.
- Promuovere l’equità, scegliendo parole che non escludano nessuno.
- Essere chiari, usando un linguaggio semplice e comprensibile.
- Essere positivi e costruttivi, evitando toni critici o sarcastici.
Scegliere con cura le parole è un gesto di attenzione verso chi ci circonda. È così che ogni collega può sentirsi visto, riconosciuto e valorizzato.

Ironia o sarcasmo? Non è la stessa cosa
L’umorismo può alleggerire i momenti di lavoro, ma è importante distinguere tra ironia e sarcasmo.
L’ironia, se usata con rispetto, può far sorridere, creare complicità e stimolare nuove prospettive.
Esempio: “Dimenticare l’allegato? Il tuo marchio di fabbrica ormai!”
Una frase leggera che sottolinea un’abitudine con affetto.
Il sarcasmo, invece, ha spesso un tono pungente che ferisce. Dietro una battuta si nasconde una critica che può generare disagio.
Esempio: “Oh certo, sei proprio un genio…”
Un falso complimento che, in realtà, sminuisce l’altro.
In un ambiente basato sulla collaborazione, come il nostro, è essenziale scegliere toni che uniscano, non che dividano.
L’umorismo può alleggerire i momenti di lavoro, ma è importante distinguere tra ironia e sarcasmo.
L’ironia, se usata con rispetto, può far sorridere, creare complicità e stimolare nuove prospettive.
Esempio: “Dimenticare l’allegato? Il tuo marchio di fabbrica ormai!”
Una frase leggera che sottolinea un’abitudine con affetto.
Il sarcasmo, invece, ha spesso un tono pungente che ferisce. Dietro una battuta si nasconde una critica che può generare disagio.
Esempio: “Oh certo, sei proprio un genio…”
Un falso complimento che, in realtà, sminuisce l’altro.
In un ambiente basato sulla collaborazione, come il nostro, è essenziale scegliere toni che uniscano, non che dividano.

Una comunicazione che riflette chi siamo
In Markas crediamo che comunicare con cura sia una forma di rispetto e attenzione verso chi lavora con noi.
Per questo incoraggiamo un linguaggio positivo, empatico e inclusivo.
Le parole che usiamo ogni giorno contribuiscono a costruire la cultura aziendale che desideriamo: una cultura in cui ci si sente accolti, ascoltati e valorizzati.
Perché ogni parola, davvero, conta.
In Markas crediamo che comunicare con cura sia una forma di rispetto e attenzione verso chi lavora con noi.
Per questo incoraggiamo un linguaggio positivo, empatico e inclusivo.
Le parole che usiamo ogni giorno contribuiscono a costruire la cultura aziendale che desideriamo: una cultura in cui ci si sente accolti, ascoltati e valorizzati.
Perché ogni parola, davvero, conta.
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