Comprendere l'impatto dei movimenti ripetitivi
Il progetto di valutazione dei rischi ergonomici condotto da Markas in collaborazione con ErgoCert, un organismo indipendente accreditato per la certificazione delle caratteristiche ergonomiche, ha riguardato quasi tutte le aree aziendali: dall'Housekeeping alla Food, passando per Clean e Facility.
L'obiettivo? Valutare l'impatto delle varie attività svolte dai lavoratori, in termini di rischi per la salute e la sicurezza, con un focus particolare sugli effetti dei movimenti ripetitivi: dalla movimentazione manuale dei carichi alla postura lombare e cervicale inadeguata.
Perché tutto ciò? Per prevenire gli infortuni sul lavoro o le condizioni che possono svilupparsi nel tempo, fornendo al personale Markas informazioni, attrezzature e formazione.
Il progetto di valutazione dei rischi ergonomici condotto da Markas in collaborazione con ErgoCert, un organismo indipendente accreditato per la certificazione delle caratteristiche ergonomiche, ha riguardato quasi tutte le aree aziendali: dall'Housekeeping alla Food, passando per Clean e Facility.
L'obiettivo? Valutare l'impatto delle varie attività svolte dai lavoratori, in termini di rischi per la salute e la sicurezza, con un focus particolare sugli effetti dei movimenti ripetitivi: dalla movimentazione manuale dei carichi alla postura lombare e cervicale inadeguata.
Perché tutto ciò? Per prevenire gli infortuni sul lavoro o le condizioni che possono svilupparsi nel tempo, fornendo al personale Markas informazioni, attrezzature e formazione.
La valutazione del rischio ergonomico attraverso processi innovativi
Progetti simili si basano, tradizionalmente, su autodichiarazioni e osservazione visiva di quello che succede. La valutazione del rischio ergonomico condotta da Markas, invece, è stata molto più accurata grazie a sistemi e tecnologie innovative.
Nello specifico l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e di sensori indossabili dai lavoratori durante l'orario di lavoro, ha permesso di rilevare movimenti scorretti e potenzialmente pericolosi.
Questo fattore, aggiunto alla competenza di ergonomi certificati, ha aiutato Markas a individuare le misure migliori per proteggere i propri collaboratori e migliorare il loro benessere sul posto di lavoro.
Progetti simili si basano, tradizionalmente, su autodichiarazioni e osservazione visiva di quello che succede. La valutazione del rischio ergonomico condotta da Markas, invece, è stata molto più accurata grazie a sistemi e tecnologie innovative.
Nello specifico l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e di sensori indossabili dai lavoratori durante l'orario di lavoro, ha permesso di rilevare movimenti scorretti e potenzialmente pericolosi.
Questo fattore, aggiunto alla competenza di ergonomi certificati, ha aiutato Markas a individuare le misure migliori per proteggere i propri collaboratori e migliorare il loro benessere sul posto di lavoro.
Il progetto
Questa valutazione non ha coinvolto soltanto stakeholder interni ed esterni di diversi dipartimenti, ma ha anche previsto diverse fasi di analisi. Durante la prima, ad esempio, sono stati identificati gli ambienti e i luoghi di lavoro più rappresentativi, attraverso varie attività di indagine e pianificazione. Successivamente sono stati studiati e analizzati fattori specifici come gli orari dei turni e delle pause, il numero di lavoratori, la descrizione e la durata delle mansioni, nonché le rotazioni tra esse.
La seconda fase del progetto, invece, si è concentrata maggiormente sulla raccolta dati inerenti agli ambienti identificati e sulle prestazioni dei compiti. Questo passaggio ha incluso, inoltre, il monitoraggio e la registrazione dei movimenti svolti e delle posture tenute durante le attività. La terza fase, infine, ha incluso l'analisi dei dati, la valutazione e la categorizzazione dei parametri di rischio, nonché la determinazione degli indici di rischio.
Questa valutazione non ha coinvolto soltanto stakeholder interni ed esterni di diversi dipartimenti, ma ha anche previsto diverse fasi di analisi. Durante la prima, ad esempio, sono stati identificati gli ambienti e i luoghi di lavoro più rappresentativi, attraverso varie attività di indagine e pianificazione. Successivamente sono stati studiati e analizzati fattori specifici come gli orari dei turni e delle pause, il numero di lavoratori, la descrizione e la durata delle mansioni, nonché le rotazioni tra esse.
La seconda fase del progetto, invece, si è concentrata maggiormente sulla raccolta dati inerenti agli ambienti identificati e sulle prestazioni dei compiti. Questo passaggio ha incluso, inoltre, il monitoraggio e la registrazione dei movimenti svolti e delle posture tenute durante le attività. La terza fase, infine, ha incluso l'analisi dei dati, la valutazione e la categorizzazione dei parametri di rischio, nonché la determinazione degli indici di rischio.
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